lunedì 24 novembre 2008

la sinistra perde pezzi e la faccia. dal pizzino di la torre alla coda alla vaccinara di di carlo

Qual è il filo rosso che lega la torre a di carlo? semplice, l'attaccamento alla poltrona.
non è neanche passata la bufera per il pizzino passato da la torre (PD, area dalemiana) a italo bocchino per mettere in difficoltà Donadi su otto e mezzo, che subito dopo a report del 23 novembre, appare un assessore regionale (Di carlo, PD) rivelare il suo vero volto di affarista alla Franco Evangelisti (storico braccio destro del divo giulio).
Di carlo, infatti, a telecamere -apparentemente- spente, dà il meglio di sè, e si prodiga in spiegazioni molto illuminanti su quale sia la sostanza del suo rapporto che lo lega all'imprenditore avvocato ( o avvocato-imprendiore) che gestisce il gassificatore di Malagrotta, recentemente posto sotto sequestro dalla magistratura penale di Roma.
per quanto le sue rivelazioni non possano certo fondare accuse penali, e volendo pure credere alla sua buona fede, da garantisti quali siamo non sollecitiamo certo la gogna o la galera nè le manette, ma pretendiamo che venga restituita una parvenza di dignità alla politica italiana.
Perciò chiediamo che il presidente Marrazzo non respinga democristianamente le sue dimissioni ma invece imponga le dimissioni di questo figuro da tutte le cariche accordategli.
La politica, specie quella dei rifiuti, non può essere gestita da personaggi di questa risma.E' ora di dire 'basta'

Nessun commento: